Uno sviluppatore vintage (io) alle prese con Google Mashup Editor

Da qualche giorno stò sperimentando l’ambiente di sviluppo Google Mashup Editor nato per creare applicazioni appunto di mashup cioè che utilizzano, ad esempio, informazioni presenti su applicazioni “terze” come Google Map incrociandole con altri dati che si possono trovare su Expedia o eBay,  arricchendo di significato la presentazione finale all’utente.

Premetto che sono fortemente arrugginito in fatto di programmazione, sono infatti anni che non scrivo codice che abbia un senso compiuto, ma l’approccio iniziale con l’ambiente GME è stato sicuramente positivo, l’ho trovato semplice molto ben documentato (nel senso di una documentazione sobria e moderna che fa uso anche di semplici screencast).

GME si interfaccia benissimo con tutto ciò che si rivolge al mondo Google come Maps, Base, Foto, Reader, è eccezionale nel manipolare feed Atom/RSS e naturalmente questo è anche il suo limite.

Infatti ho cercato di capire dalla documentazione come e se sia possibile connettersi con altrettanta facilità a sorgenti dati esterne di una certa rilevanza, un data base con milioni di righe per intenderci non il contenuto di un foglio excel, e qui ho scoperto i limiti soprattutto andando a cercare nel forum dedicato al GME che conta ad oggi 752 membri ma con una bassa attività e dove quindi le domande/risposte sono ancora un pò carenti in considerazione anche che il forum è nato nel maggio 2007.

Al momento le applicazioni prodotte sono visibili nella Mashup Gallery – molto basiche – sono allocate sui server di di BigG, anche se Google non esclude, una volta che il progetto dovesse diventare maturo, che il codice prodotto lo si possa installare sui propri web server.

Personalmente continuerò a seguire questo progetto perchè sono molto interessato alla produzione di applicazioni mashup e  una volta superati i problemi di integrazione con il resto del mondo ha sicuramente tutte le carte in regola per assolvere al compito che si propone.