Wikia Search: si sta muovendo

Sto seguendo fin dal suo inizio l’esperienza del motore di ricerca Wikia basato su un’idea di Jimmy Wales il creatore di Wikipedia.

Creai immediatamente un mio account, mi iscrissi alla Mailing List ed ho iniziato a partecipare scrivendo mini-articoli che sono contributi addizionali a qualsiasi informazione che ogni persona, in puro stile wiki, può scrivere e/o modificare.

Visto che Wikia si basa proprio sul contributo degli utenti, inizialmente i risultati erano scadenti, ad esempio se cercavo le parole “Vivido” o “Claudio Menzani” la ricerca produceva pochi risultati e comunque non sufficientemente congrui rispetto a Google.

Adesso a distanza di mesi le ricerche cominciano ad essere assolutamente soddisfacenti tali che ho deciso di inserire nel mio Firefox la toolbar per eseguire le ricerche direttamente su Wikia.

Il progetto Wikia è assolutamente interessante e da parte mia condivisibile,  quindi già come in passato continuerò ad appoggiarlo e naturalmente invito anche gli altri ad informarsi e magari a fornire un piccolo, ma fondamentale,  contributo.

Backup/storage online: un'esperienza positiva

E’ nello scorso agosto che ho sottoscritto il servizio di backup online Memopal e dopo un periodo in cui mi sono dovuto abituare all’idea che parte dei miei documenti e/o dati albergassero al di fuori dei device di memorizzazione normalmente a “portata di mano” (leggi questo post) e quindi teoricamente sicuri, ho iniziato a salvare online sempre più dati acquisendo sempre maggiore fiducia nel servizio.

Inoltre da qualche settimana è stata rilasciato la versione beta del client Linux che mi tornerà utile quando, dalla prossima settimana, inizierò ad utilizzare il netbook DELL Mini che ho acquistato con Linux a bordo per l’appunto.

Ma veniamo a noi, lo scorso lunedì il mio hard disk esterno della Lacie (il dispositivo vero e proprio è comunque un Seagate) mi è accidentalmente caduto a terra, riducendosi nel modo che la foto descrive “meglio di molte parole” come ha detto Stefano Santini che ne ha dichiarato il decesso.
Essendo a lavorare da un cliente a Isernia ho potuto accedere ai documenti di lavoro via VPN (non siamo così sprovveduti :smile: ), altri file che mi interessavano come ad esempio degli ebook erano solo sul quel disco, anzi no…

Con mia somma soddisfazione, in un momento di lucidità, avevo salvato anche alcune cartelle del Lacie e quindi mi è stato sufficiente collegarmi al servizio Memopal recuperando i file.

E’ chiaro che un professionista dell’informatica si avvale dei sistemi della propria azienda e generalmente non ha difficoltà di questo tipo (a parte che per i documenti personali come nel mio caso), ma per tutti gli altri, i sistemi di backup online sono senz’altro un elemento di comodità notevole.

Giudizio: Vivamente consigliati!

Con l'RFID il bicchiere è sempre pieno

Dai laboratori di ricerca della MITSUBISHI ELECTRIC ecco iGlassware l’applicazione “consumer” dove la tecnologia RFID permetterà a bar o pub di tenere sempre sotto controllo il livello di liquido all’interno del bicchiere di ogni cliente in modo da evitare che il personale passi ripetutamente fra i tavoli a chiedere se si desidera un nuovo drink.

Il prerequisito è che l’ambiente sia coperto da una rete wi-fi e che un tag RFID venga introdotto all’interno del bicchiere, il resto è facilmente immaginabile quando il livello del liquido all’interno del bicchiere scende sotto una determinata soglia viene inviato un segnale che allerterà il personale che ad un certo tavolo qualcuno ha terminato la sua bevuta.

E’ un’idea semplice (apparentemente ingenua) ma che ci permette di comprendere ancora una volta le enormi potenzialità di questa tecnologia che io personalmente e la nostra azienda seguiamo da tempo.

Italia: recessione tecnica

Quest’ oggi Il Sole 24 ORE – come tutti i principali quotidiani  – scrive che l’Italia è ufficialmente entrata nella fase di recessione.

E’ una pessima notizia, ma anche questa bufera  – che per dir la verità al momento per molti è ancora una leggera brezza – finirà e non vedo l’ora di postare un titolo entusiasmante del tipo “Italia definitivamente fuori dalla Crisi. L’economia tira come non mai”.

We Can. We Need.

Magpie: è possibile fare soldi con Twitter ?

Magpie è un nuovo servizio  che dopo un certo numero di nostre twitterate inserisce nella timeline un messaggio pubblicitario che, un pò come Google AdSense, assumerà un certo valore in funzione del numero dei follower e determinando il compenso per il sottoscrittore del servizio.

Ma a parte i dettagli su questa novità la cosa interessante è che un’idea alla fine così semplice come Twitter generi un’infinità di pianeti paralleli ognuno dei quali, all’apparenza, sembra vivere di vita propria ed alcune idee come Magpie accenna anche a presentare un modello di revenue, del quale non ho molta fiducia che possa funzionare in assoluto, ma per la società che l’ha creato – la berlinese Rocket-Rentals – in relazione anche ai grandi numeri – in termini di utenti e messaggi generati –  che girano attorno a Twitter in questo momento, è probabile che un qualche guadagno almeno per un periodo limitato di tempo glielo procuri.

In ogni caso personalmente trovo il mondo di Twitter molto più flessibile dell’esplodente (almeno nelle ultime settimane in Italia) Facebook.