E io che pensavo di aver creato una frase semplice, ma originale
Mese: marzo 2009
Certificazione ISO9001 no, anzi si.
In un post di poco tempo fa disquisivo se mantenere o meno la certificazione ISO9001:2000 con tutta la mole di lavoro che comporta ed avevo raggiunto la quasi convinzione di cessarla.
Su questa linea era anche il mio socio.
Ho anche parlato con chi in azienda ha fin dall’inizio condiviso la scelta di una metodologia strutturata per il controllo della qualità, e la loro valutazione mi ha lasciato in parte sorpreso nel senso che loro hanno ravvisato in questi anni una utilità di fondo di un metodo che gestisca non tanto la parte produzione (si parla di sviluppo software) quanto i processi e di conseguenza la comunicazione in azienda.
Detto fatto abbiamo fissato l’incontro con il valutatore per gli inizi del prossimo giugno.
Fra l’altro dallo scorso novembre è entrata in vigore la versione ISO9001:2008 della norma che non stravolge la precedente, ma la adatta alle esigenze delle PMI rendendola più flessibile.
E siccome l’appetito vien mangiando ci stiamo informando anche per ottenere (non contestualmente) anche la certificazione ISO27001 per la Gestione e Sicurezza dei Dati.
Pubblicità "occulta" in film e fiction.
Da circa un paio di anni la legge Urbani permette l’utilizzo di pubblicità occulta all’interno di film o fiction.
Partecipando ad un social network è stato chiesto che cosa ne pensiamo a proposito, la mia risposta è la seguente :
“Se si parla di film o fiction, la scelta del tipo di prodotto da evidenziare (e quindi di pubblicizzare) deve essere contestualizzata.
Ci pensate se nella fiction “Romanzo Criminale” (ambientato fra gli anni 60 e 70) fosse stata servita una Red Bull ?
Pertanto anche nella scelta dei prodotti – e quindi dall’attenzione che viene posta ai dettagli – si comprende il livello di professionalità che sta dietro a quella produzione.”
RT: Sensazioni http://tinyurl.com/cs3nhf
RT: è una convenzione usata su Twitter per ritrasmettere – far rimbalzare – un minipost (o una twitterata) di un altro utente, che in qualche modo ti ha interessato.
Usando RT: quasi quotidianamente su Twitter mi viene naturale riproporlo anche sul blog attribuendogli lo stesso significato.
Come in questo caso.
Si tratta di un post – che ho letto dal blog Dagoneye di Matteo Brunati – del quale condivido il contenuto ed è uno di quei – non rari casi – dove mi rammarico per non averlo scritto io 🙂
E’ un suo libero-sfogo su temi molto attuali come la crisi e i modi vecchi e nuovi su come affrontarla, sul fatto che ci si è forse già dimenticati di chi e come si è prodotta, delle ricette – quasi tutte – stantie utilizzate per cercare di uscirne.
Sul fatto che il mainstream (a parte qualche raro ed isolato caso) è sempre troppo maledattamente concentrato sulla notizia ed evita accuratamente di proporre un dibattito su come trasformare questa malattia in benattia, quindi come trasformare questa tragedia epocale in opportunità.
Certificazione ISO9001. E' utile o no?
3 anni fa la nostra azienda ha ottenuto la certificazione di qualità ISO9001-VISIO2000, mantenendola fino ad oggi.
L’ idea che sottoindende alla norma, cioè quella di introdurre un percorso di qualità nella gestione dei processi aziendali è senz’altro interessante.
Ma dopo – per l’appunto – alcuni anni di esperienza sono venuti a a galla alcuni elementi che, almeno per la realtà nella quale è inserita la nostra società, cioè quella del terziario innovativo, l’applicazione ed il mantenimento – in pratica l’essere sempre aderenti a quello che descrive la norma ISO – si stà rivelando sempre più un “peso” piuttosto che un aiuto nella gestione dei processi aziendali.
Le aziende in generale, ma soprattutto quelle come la nostra, si trovano in una situazione di “costante cambiamento tecnologico” e quindi a dover porre la massima attenzione alla redditività complessiva dell’azienda stessa, passando da un puntuale controllo sui singoli progetti e su tutte le attività che contraddistinguono la vita di una società.
Sbagliare la scelta di un software per lo sviluppo di un’applicazione o non effettuare un “Controllo di Gestione” rapido e certo nei risultati, può essere fatale sempre, ma in special modo in tempi di crisi.
Questo “costante cambiamento tecnologico” e la necessità di un puntuale “Controllo di Gestione” rendono le aziende estremamente dinamiche, quotidianamente dinamiche, il che significa sempre più riunioni informali – delle quali è impraticabile verbalizzarne il contenuto -, introduzione di nuovi strumenti per la condivisione delle informazioni che hanno assunto forme multimediali e molto altro.
Tutto questo non significa confusione, ma adeguarsi ad una realtà in continuo e forte cambiamento e per seguire in modo corretto e produttivo questo cambiamento è necessario che tutto questo percorso sia condiviso e costruito con la collaborazione di tutte le persone che lavorano in azienda.
Per concludere l’impressione, che ormai ha raggiunto lo stato di certezza, è che da quest’anno rinunceremo alla certificazione ISO9001.