Significa Digital Audio Broadcasting ed in pratica è la versione digitale della radio.
COME FUNZIONA DAB E DAB+
Tecnicamente, per chi mastica di tecnologia, quel che cambia è questo : nell’attuale sistema di trasmissione Ouc (Onde ultra corte) i segnali audio vengono rappresentati in oscillazioni analogiche, mentre in quella digitale (DAB) in sistemi binari di uno e zero (il formato è quello dell’Mpeg, come i file audio del pc). Poichè il segnale digitale utilizza un’unica frequenza (la cosiddetta Single Frequency Network), non è più necessario ricercare la giusta frequenza, volta per volta e zona per zona, per ascoltare la radio preferita.
Sono tre i consorzi di emittenti e aziende radiofoniche cui sono stati assegnati i nuovi canali di radiofrequenze per il digitale radiofonico DAB+.
Questi consorzi raggruppano tutte le emittenti nazionali private e molte tra le più importanti emittenti locali e sono gli stessi che già, a partire dalla metà degli anni 90, stanno studiando i vantaggi e le applicazioni di questo nuovo sistema, avviando anche delle sperimentazioni. I tre consorzi sono :
Club DAB Italia; che comprende Elimedia (Radio Deejay, Radio Capital, m2o), Rds, Radio MAria, Radio Radicale, Radio 24 – Il Sole 24 ORE, Monradio (R101).
C.R. DAB, di cui fanno parte Radio Reporter, Disco Radio, Radio Zeta, Radio Italia, Radio Gamma, Radio Sound, Radio Subasio, Kiss Kiss, Radiolina, Radio FM Classics, Radio Montecarlo Network, Radio Studio 105, Virgin Radio Italy, Radio Norba.
EuroDAB, che comprende Rtl 102.5, Rtl Classic, Rtl World, Hit Channel, Radio Radio, Padania, Rmc DAB, Radio Vaticana, 105 DAB.
La RAI ha un proprio bouquet di frequenze DAB, in cui vengono trasmessi: Radio 1, Radio 2 Radio 3 e FR Parlamento