Da quando il bitcoin sta trascinando l’hype sull’intero mondo delle cryptovalute iniziano, da più parti, raffronti e confronti con i mercati tradizionali.
In questi mercati quelli più frequentati dai retailer, ossia i piccoli investitori, ci sono l’Azionario ed il Forex.
Nel mercato Azionario hanno importanza i volumi di scambio, i fondamentali (i bilanci dell’azienda, gli utili, gli investimenti , etc.) , il management della società che ha emesso il titolo, quindi hanno importanza molteplici fattori che ci consentono in qualche modo di fare delle previsioni, mentre nel Forex (il mercato delle valute) molti di queste informazioni vengono a mancare ed è un mercato senza dubbio molto più tecnico.
Il mercato delle cryptovalute e intendo con questo termine quelle che si basano sulla propria blockchain come Bitcoin, Ethereum, Litecoin, etc , (non prendo quindi in considerazione i token ERC20 quelli sopratutto legati alla blockchain di Ethereum per i quali è necessario un discorso a parte), ha creato una nuova categoria che è un mix fra il mercato delle valute, perchè ogni crypto viene scambiata esattamente come una coppia di monete sul Forex, ed il mercato azionario, perchè dietro ad ogni crypto c’è un sistema fatto da fondazioni, miners, sviluppatori, che se anche non sono assimilabili ad una azienda, in qualche modo le scelte di alcuni di loro influenzano la stabilità e/o il futuro di quella particolare crypto, e quindi possono essere paragonabili ai fondamentali del mercato azionario.
Quindi l’approccio che si deve avere per frequentare il mondo delle crypto e molto diverso da quello necessario per affrontare i mercati tradizionali.
E’ un’attitudine più da hacker che da analista dei mercati, anche solo per il fatto che i canali dove si elabora e costruisce l’informazione molto spesso vanno scovati, fra forum, chat Telegram, YouTube, Twitter (social che sembrava in disarmo, ma che si sta rivelando estremamente importante per tenersi aggiornati, ma anche – e sembra strano – per dibattere su questi argomenti) e alle community – ne stanno nascendo anche private e a pagamento – che si stanno creando dietro a piccoli gruppi di pionieri, che hanno deciso di orientare la loro vita professionale verso questo nuovo mondo, abbandonando completamente le vecchie occupazioni.
E’ tutta una realtà , perchè di questo si tratta di una realtà, in continuo fermento, dove stanno nascendo progetti, idee, e per l’appunto categorie di comportamenti completamente nuovi, ed è l’occasione per i giovani, ma più in generale per chiunque al di là dell’aspetto anagrafico, ha il desiderio di sperimentare una nuova opportunità all’interno della quale misurarsi.
Non perdiamo il momentum 🙂
[…] via Cryptovalute: differenze con i mercati tradizionali e nuovi comportamenti — Claudio Menzani […]