La notizia che Twitter entro l’anno costruirà un proprio data center a Salt Lake City trasferendoci (tutta ?) l’infrastruttura operativa è di quelle che sembrano in controtendenza almeno dal punto di vista delle previsioni riportate in rete.
Per quanto ne so, fino ad ora, l’infrastruttura di Twitter è in cloud da qualche parte (sicuramente anche su Amazon Web Services) e sarebbe interessante conoscere più in dettaglio le difficoltà tecniche incontrate dai sistemisti di Twitter tali da fargli decidere che avere i server sottomano sia garanzia di maggiore affidabilità dell’intero sistema.
Sarebbe interessante proprio per capire se ci sono dei limiti interni al modello cloud o piuttosto se questi sono relativi al modello (parlo dell’aspetto tecnico) Twitter.