Il 24 febbraio a Bologna ( Twitter hashtag #iot2011bo )ho assistito ad un affollato incontro sull’ Internet delle Cose – o degli Oggetti – e dintorni.
Leandro Agrò aka @leeander (con questa sono tre le volte che ho avuto il piacere di ascoltarlo dal vivo) fra le altre cose ha ribadito quello che ama sottolineare da tempo e cioè che dopo il web 1.0 e il 2.0 la prossima tappa sarà l’ Internet degli Oggetti ed è un’occasione che noi italiani, leader nel design, non possiamo assolutamente perdere.
Avrebbe dovuto esserci anche Massimo Banzi aka @mbanzi , il creatore di Arduino, ma i postumi di un recente viaggio in India (capisco perfettamente, anche io in due viaggi fatti in India mi sono portato a casa entrambe le volte dei regalini di montezumiana memoria) lo hanno costretto a rimanere a casa da dove ha fatto un interessante video-intervento , annunciando fra l’altro l’uscita di una versione di Arduino con Shield integrata.
Altro intervento estremamente interessante è stato quello di Luciano Bononi , professore al Dipartimento di Scienza dell’Informazione dell’Università di Bologna, che ci ha esposto l’Internet delle Cose dal punto di vista della ricerca universitaria e mi ha fatto molto piacere vedere che almeno a Bologna l’interesse per questi argomenti è alto (speriamo che anche altri istituti si stiano muovendo in questa direzione) ha descritto alcuni progetti in fase di realizzazione molto interessanti, come interessantie è stato sapere che la Comunità Europea , oltre ad occuparsi in prima persona dell’argomento – vedi IoT European Research Cluster – ha predisposto dei finanziamenti rivolti anche alla PMI per lo sviluppo di progetti orientati all’ IoT (Internet of Things).
Un saluto a @jazzo (Davide Gullo) che ho avuto il piacere di conoscere personalmente 🙂
L’organizzazione ha rilasciato anche l’attestato di partecipazione 🙂 Grazie!